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Il segmento testuale Ulisse Igliori è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 6Entità Multimediali , di cui in selezione 5 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 125

Brano: [...]furono il tenente G. Ferrari e il sergente M. Pierdominici. Venne inoltre costituito il Battaglione degli Arditi del

popolo, ordinato in 3 compagnie: la Dannata, la Folgore e la Temeraria. Il sergente Verderame, per l’occasione, offrì al presidente del Direttorio il gagliardetto del 13° Battaglione arditi che, durante l’ultima guerra, aveva partecipato ai sanguinosissimi combattimenti sull’Hermada. Nella discussione intervenne, tra gli altri, Ulisse Igliori, mutilato ed ex legionario fiumano che, nel marzo 1921, aveva assunto il comando delle squadre d’azione fasciste romane e che, alla marcia su Roma (28.10.1922), comanderà col generale Fara la 3a colonna concentrata a MonterotondoMentana. L’Igliori e alcuni altri tennero discorsi fascisti che vennero vivacemente controbattuti da Secondari. Nel frattempo s’era riunito anche il Comitato di difesa proletaria, presenti i rappresentanti della Federazione comunistaanarchica del Lazio [Forbicini), della Sezione repubblicana di Roma [Conti], e delle due Camere del lavoro: la confederale (D’Amato) e la[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 108

Brano: [...]di via Generale Orsini, a Napoli, la ringhiera si staccò e l’oratore precipitò dal quarto piano insieme a

8 camerati, sfracellandosi al suolo. Qualcuno insinuò che la ringhiera fosse stata appositamente segata, ma naturalmente nessuna inchiesta fece seguito al tragico evento.

Altri episodi

Scontri tra gerarchi fascisti si verificarono un po’ ovunque. Nella stessa Capitale si contesero tenacemente il potere Giuseppe Bottai, Italo Foschi, Ulisse Igliori e Gino CalzaBini. Quest’ultimo, che non voleva sciogliere le squadre d’azione fasciste, perse la partita e venne infine espulso dal partito. Vinse Bottai che, per un certo tempo, aveva condotto d’intesa con Massimo Rocca la lotta per la « normalizzazione » e il rinnovamento del partito fascista.

A Ferrara aspra lotta vi fu tra Italo

Balbo (« fascista della seconda ora ») e Olao Gaggiola che si considerava della « prima ora ».

Ad Alessandria i fascisti si divisero in due fazioni, l’una capeggiata dal sindaco Raimondo Sala e l’altra dall’on. Edoardo Torre.

Il fenomeno del dissidenti[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 535

Brano: Marcia su Roma

le milizie fasciste mentre la fanfara del 231° Reggimento di fanteria suonava « Giovinezza », inno ufficiale delle Camicie nere.

In tale clima di tradimento dei doveri costituzionali, di riflusso delle forze operaie e di aperto favore della destra economica a soluzioni autoritarie, il movimento fascista mise a punto la sua macchina sovversiva. Il generale Asclepio Gandolfo, Italo Balbo, Ulisse Igliori e Dino Perrone Compagni, nella veste di « ispettori generali » furono incaricati di curare la preparazione militare dei fascisti. Il 3.10.1922 venne pubblicato un nuovo regolamento della Milizia che, a firma dei futuri « quadrumviri » Italo Balbo, Michele Bianchi, Cesare Maria De Vecchi, Emilio De Bono, fra l'altro definiva la nomina dei capi come affare di competenza delle « superiori gerarchie ».

Mussolini dichiarò: « L’urto è ormai inevitabile ». Ma il suo gioco consisteva essenzialmente nel far pesare sul governo il ricatto del movimento armato, affinché Facta abbandonasse la partita e[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 732

Brano: [...]a durante la Prima guerra mondiale, nelle elezioni politiche dell’aprile 1921 venne eletto deputato del P.S.I. per la circoscrizione di Pisa.

Negli Arditi del Popolo

Dal giugno 1920 all’interno della Sezione romana dell’Associazione nazionale Arditi d’Italia prevalsero le posizioni dell’anarchico Argo Secondari, già tenente degli arditi. Quando il Secondari, dopo aver isolato il gruppo fascista capeggiato dal futurista Giuseppe Bottai e da Ulisse Igliori, e battuto il gruppo mazzinianogiolittiano del generale Peppino Garibaldi, diede vita agli Arditi del Popolo (v.), Mingrino aderì a questa organizzazione di difesa proletaria armata (luglio 1921). Egli ne divenne anzi uno dei capi, partecipando a una lotta interna

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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 405

Brano: [...]e viterbesi che pure nel Risorgimento avevano sposato la causa liberale aderirono alla nuova ideologia, spinte da motivazioni nazionalistiche, mentre con minor favore il fascismo era visto dai cattolici, almeno nei primi tempi.

Nel 1921 si formò anche nella Tuscia un consistente movimento comunista che subito si trovò a dover combattere l’aggressività fascista, guidata nella regione da Giuseppe Bottai (v.) sul piano politico

e dal generale Ulisse Igliori su quel

lo paramilitare. Lo scontro fu violento, ma le forze locali di sinistra, rappresentate soprattutto da operai e artigiani, non erano affatto disposte a cedere. Nel corso del 1921 Viterbo visse quasi una situazione di guerra civile, con scaramucce, aggressioni e rappresaglie che si susseguivano da entrambe le parti. Tra gli antifascisti viterbesi caduti in quel periodo si ricordano Antonio Prosperoni, ucciso nel corso di un grosso scontro verificatosi nel maggio 1921, e Antonio Tavani assassinato da 3 sicari.

La lotta però era impari, perché l’organizzazione fascista si rafforzava[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Ulisse Igliori, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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